Il Capocomico: Tutto questo va benissimo! Ma cosa vogliono loro qua?

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Il Padre: Vogliamo vivere, signore! […] almeno per un momento in loro!

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L. Pirandello da “Sei personaggi in cerca d’autore”

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Musiche, luci ed oggetti sono stati ideati e creati dal Laboratorio Permanente

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In questa fase gli uccelli de Il Verbo di Castaldo hanno incontrato un dramma nostrano che li rappresenta, e racchiude in sé la chiave di sviluppo: SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE di Luigi Pirandello.

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I nostri uccelli (ovvero quella parte di noi che vive tra il cielo e la terra -la nostra anima?), persi nel vortice delle passioni terrene e degli attaccamenti, si muovono in cerca di un autore che li rappresenti, li faccia vivere, e finalmente li liberi dal loro dramma…il loro autore sarà Simurgh ovvero “il Sé stesso”.

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Da qui si vuole continuare il viaggio su di un cammino di scoperta, verso la creazione di uno spettacolo che cerchi di divertire; una sorta di rituale che de-verta, che sortisca chi lo guarda dallo smarrimento e l’angoscia, e conduca verso luoghi più lieti ed una vita più leggera e folle, nell’esempio degli asceti e dei santi.

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Gli attori della compagnia In cerca d’Autore, smettono il Teatro della Rappresentazione e rappresentano il proprio personaggio: ogni volta ci camuffiamo per presentarci a chi ci conosce nella più appropriata maschera. Ma quando è nata questa maschera?

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Il Verbo degli Uccelli è stata la via per riconoscere il personaggio che siamo, il dramma in cui è intrappolato e dargli una forma: liberati i nostri mille volti non saranno più trappole di cui cadere vittima. Così, tutti gli attori diventano di volta in volta padri, madri, amici, fratelli, amanti…E’ la via per conoscere come si sono costituiti i nostri atteggiamenti, una via spietata, profonda ed ironica.Il Verbo di Attar ha dato le risposte per non più soffrirne, per sublimare, per comprendere e forse migliorare.