BIRD’S PARADE
Presentazione
E’ la rielaborazione dei Canti di Simurgh per una esibizione all’aperto. Nella versione Parade lo spettacolo intende mettere in evidenza attraverso il lavoro vocale-musicale l’aspetto ludico e corporale del ritmo e della melodia senza tralasciare quello emotivo- vibratorio dei Canti. Si intende altresì integrare l’uso degli strumenti a percussione e degli oggetti sonori.
La selezione di brani di Bird’s Parade ha lo scopo di offrire al pubblico ed agli attori spunti di gioco ed azione teatrale che accompagni l’intreccio di suoni e melodie con coreografie e costruzioni danzate.
Per raggiungere tale fine occorre uno spazio che (sebbene all’aperto, come da Vostra proposta) offra una buona acustica e la possibilità di disporre il pubblico in maniera da rendere visibili le azioni sceniche.
Sinossi del Verbo degli Uccelli di Farid ad Din Attar
Indicazioni bibliografiche
titolo originale dell’opera: Mantiq at-Tayr
ediz.italiana 1999 – Arnoldo Mondadori Editore
Il Verbo degli Uccelli di Farid ad-Din ‘Attar (vissuto tra il 1100 e il 1200) più che un poema narrativo è un testo sapienziale dove l’allegoria del viaggio degli uccelli lascia trasparire simbolicamente gli stadi attraverso cui l’anima, con costante progressione, attinge dalla perfezione divina.
I volatili riuniti in convegno per dar fine alle loro continue dispute scelgono di eleggere un re, il favoloso uccello Simurgh (simbolo della divinità) e decidono di raggiungere la sua corte. Superati i molti pretesti partono, ma solo trenta su centomila giungono a destinazione, dopo aver superato le sette valli lungo cui si snoda la mistica via: ricerca, amore, conoscenza, distacco, unificazione, stupore, annientamento.
Simurgh ovvero i «trenta uccelli» (il nome del mitico re rivela un gioco di parole: Si – trenta -, murgh -uccelli-) svela d’essere lo specchio di quegli eletti che giungono alla corte.
L’esplorazione del «mare dell’anima» si compie nella scoperta della perfetta identità con il «mare divino».